E’ come un fulmine a ciel sereno quello che si è abbattuto sulla comunità dei giocatori professionisti e dei presunti tali quella divulgata nelle ultime ore su un noto forum di poker internazionale, sul quale si è discusso animatamente sulle nuove idee che ha in mente la famosa poker room online e queste idee sanno un po’ di tradimento nei confronti di chi ha permesso a questo brand di crescere fino alle dimensioni attuali, ma il business è business.
Taglio dei compensi ai pokeristi, a tutta forza verso i casinò online
Sul fatto che da quando Amaya ha preso il controllo di Pokerstars, le cose sarebbero cambiate era sotto gli occhi di tutti, ma che ciò sarebbe stato un vero e proprio stravolgimento del modello di business dell’azienda in pochi lo avrebbero creduto. Ecco che a quanto pare l’azienda è in procinto di dare un taglio netto ai compensi dei giocatori professionisti, con un taglio netto del 50% dei guadagni derivanti dal vip system e come se non bastasse diventa sempre più dura la lotta nei confronti dei software di supporto utilizzati dai professionisti dell’online per giocare meglio e di più.
Un tentativo di riportare i giocatori amatoriali ai tavoli, dove potrebbero divertirsi senza farsi spennare dagli squali e dall’altro la volontà esplicitamente dimostrata in questo ultimo anno di voler puntare al mercato dei casinò online che ad oggi è allo stato pratico quello più remunerativo in assoluto, ma ciò che lascia tutti di stucco e il modo di operare scelto dall’azienda che snatura completamente tutti i valori su cui era stata fondata.
Molti meno premi ai giocatori professionisti, che probabilmente abbandoneranno i tavoli cedendo il posto agli amatori e tanti soldi più nelle casse con molto meno sforzo: questa pare essere la strada tracciata. Va poi detto come l’amatore sia molto più facilmente influenzabile per essere portato sui giochi che ai vertici di Pokersrars interessa spingere, ovvero il mercato dei casinò online e molto presto anche quello delle scommesse, settore nel quale l’azienda si sta fortemente impegnando.
Questo è il segno dei tempi che cambiano e chi il poker l’ha seguito fin dai suoi albori, proverà un certo senso di malinconia. Le cose non saranno più quelle di prima ed era facile prevederlo almeno da quando il Black Friday del poker negli USA si era abbattuto violentemente pochi anni fa. Il poker online è morto? Forse no, ma questo è il momento dei casinò, questo è business.