Se avessimo asserito ad una situazione come quella di cui scriviamo oggi, solo un paio d’anni fa, saremmo sicuramente stati presi per pazzi eppure è accaduto davvero: stop con il poker a Sanremo nel 2015 o almeno, stando alle notizie in nostro possesso fino ad oggi pare proprio che la casa da gioco ligure per questo anno resterà a bocca asciutta del gioco che ha letteralmente impazzato nel nostro paese e anche nel resto del mondo negli ultimi 5 anni.
Dalle stelle alle stalle in meno di quanto si possa immaginare
Il poker a Sanremo è stato negli anni passata la massima espressione per il movimento di appassionati che ruotano attorno a questo gioco e non a caso, fino all’anno scorso, era proprio il casinò della riviera ad ospitare il più importante torneo del vecchio continente, quell’European Poker Tour che ha fatto registrare incassi da record arrivando a collezionare nel 2010 e 2011 oltre 1000 ingressi al main event dal costo di iscrizione di ben 5300 euro, senza contare tutti gli eventi ad esso collegato che hanno portato con questa sola manifestazione a far lievitare vertiginosamente i fatturati derivanti dal poker.
Ci sono poi l’Italian Poker Tour e tanti altri tornei minori che hanno portato al casinò e non solo, visto che i poker player come tutti del resto dormono, mangiano e spendono per divertirsi anche al di fuori della casa da gioco e quest’anno tutto movimento non ci sarà. Perchè? I motivi vanno sicuramente ricercati nella dubbia gestione che è stata in grado di allontanare gli organizzatori di tornei più illustri: l’EPT ha traslocato a Malta e l’IPT farà tappa negli altri casino italiani sconfinando nel sempre ottimo Casinò Perla di Nova Gorica.
A casa mia comando io, forse…
Il disastro purtroppo è da attribuire direttamente al CDA del casinò che pensava di non poter mai perdere i tornei del colosso dell’online Pokerstars che aveva avanzato richieste ben precise per continuare la collaborazione con il casinò di Sanremo: tavoli cash numerosi ed efficienti durante lo svolgimento dell’EPT al contrario di quanto accaduto nelle precedenti edizioni in cui i più famosi giocatori di poker del mondo per potersi accomodare ad un tavolo e spendere i propri soldi erano costretti ad interminabili ed ingiustificabili waiting list della durata di ore.
La supponenza con cui certe persone si atteggiano, specialmente quando ricoprono incarichi in aziende non private, ha dell’incredibile. “Tanto come possono pensare di fare a meno di noi quelli di Pokerstars?” – Hanno pensato i cervelloni del management della casa sanremese ed ecco che Pokerstars ha spostato la tappa di Sanremo prontamente a Malta, dichiarando risolto l’accordo che da anni vigeva con Sanremo e la stessa fine hanno fatto gli accordi con Pagano Events che avrebbe dovuto portare almeno due tappe IPT. E adesso? A nulla è valso il pronto interessamento dei manager del casinò che hanno dimostrato l’interesse a voler far fronte a tutte le richieste del colosso del poker online mondiale, ormai la frittata è fatta e grazie a questi professionisti dai profumati contratti a Sanremo mancheranno un mucchio di soldi al casinò, ai dipendenti, alla cooperativa che gestiva i tornei di poker, agli albergatori, ai ristoranti, ai negozianti, ai locali, ecc… e a chi ha permesso questo disastro senza precedenti quanto inciderà? In alcun modo! Puntuale ogni 27 del mese continueranno a batter cassa in barba a tutti!
Speriamo che questa figuraccia abbia fatto capire a qualcuno che serve farsi un bagno di umiltà, che è tempo di cominciare a lavorare seriamente e a coloro che non hanno voglia di farlo, resta sempre la possibilità di levarsi dai piedi: nessuno li costringe a continuare a far danni.