Sono tanti, forse troppi anni che si discute dell’apertura di altre case da gioco in Italia ed in particolar modo al centro sud, zone che risultano completamente prive di una struttura facilmente raggiungere per tutti coloro che amano di tanto in tanto fare una puntata alla Roulette, al BlackJack o a qualsiasi altro gioco. Uno o più casinò mancano in meridione e questa volta a parlare è l’assessore Lucia Borsellino, che si è dichiarata favorevole all’apertura di un casinò in Sicilia.
I perbenisti tuttavia sono sempre in agguato
E’ da anni che si discute sull’apertura di casinò nelle zone di Palermo e Taormina e tutte le volte che la questione torna a galla ecco pronte le parole di coloro che vedono come negativa e pericolosa la presenza di queste strutture perchè incentiverebbero il gioco d’azzardo compulsivo. Forse questi signori non sanno che oggi tra Gratta e Vinci, Sale Vlt, Slot, Superenalotto e mille altri giochi di varia natura, non saranno di certo due casinò a peggiorare le cose: chi è o diventerà compulsivo del gioco lo può fare comodamente anche oggi visto che gli strumenti non mancano.
Se mancano i casinò in Sicila, si gioca a Malta
Il fatto di non offrire un casinò in terra italiana, porta i residenti dell’Isola a far rotta su Malta (raggiungibile da alcune zone in un’ora di aliscafo e da altre in mezz’ora di volo) e così oltre a esportare ricchezza oltre confine, si rinuncia di fatto alla creazione di tanti posti di lavoro che in una terra come la Sicilia sarebbero oggi di grande aiuto. Non bisogna poi pensare solo ai soldi spesi ai giochi, ma anche a tutto l’indotto che si verrebbe a generare con spese alberghiere, pasti e tanti altri servizi che si renderebbero necessari per il benessere dei giocatori e quindi i posti di lavoro potrebbero essere davvero tanti in più.
Ma meglio pensare al gioco compulsivo, alla ludopatia o quant’altro: portiamo i nostri soldi a Malta e lasciamo tante famiglie senza un lavoro a morire di fame perchè questo è sicuramente meglio.