Nel 2006 a seguito di una truffa al casinò di Venezia a Malta il giocatore italiano Zulian è stato condannato nel 2013, in primo grado, a sette anni di carcere. Successivamente grazie alle mosse degli avvocati ha ottenuto uno sconto di pena a sei anni.
Zulan è stato dichiarato colpevole di complicità nella truffa al Casinò di Venezia a Malta
Zulan, ai tempi 47enne, fu accusato insieme ad altri due uomini: l’italiano Caramazza e lo sloveno Barut. Quest’ultimo, in seguito alla sua dichiarazione di colpevolezza avvenuta nel 2007 , ha scontato tre anni mentre Caramazza si è tolto la vita a seguito del deposito delle accuse. I tre uomini avevano organizzato una truffa al Casinò di Venezia a Malta per un totale di 172.000 euro usando assegni circolari rubati per giocare e incassare le vincite.
Zulian è stato estradato da Malta dall’ottobre 2011 a seguito di un mandato di arresto. La corte di magistrati lo ha dichiarato colpevole infliggendogli una condanna a sette anni di reclusione, ma gli avvocati hanno presentato ricorso facendo leva sul fatto che il casinò era consapevole di non dover accettare assegni postdatati. Poiché Zulian non aveva inviato un solo euro alla banca , secondo gli avvocati, l’accusa di riciclaggio di denaro non sussisteva. La corte a questo ricorso non ha voluto dar credito, facendo leva sul fatto che il riciclaggio di denaro era stata consumata quando l’imputato si trovò ad incassare l’assegno della vincita, versandolo poi su un conto estero e fornendo fiches ai due soci. Il giudice Scicluna quindi non lo ha dichiarato direttamente colpevole di frode al casinò di Venezia poiché non aveva promosso o organizzato la truffa, ma lo ha dichiarato colpevole di complicità. Successivamente la corte ha ridotto la pena di Zulan a sei anni al posto di sette e alla riduzione del pagamento di 6.000 euro di spese a 3.000 euro. La corte ha disposto che la parte di pena detentiva residua dovrà essere scontata sotto la custodia delle autorità italiane, quindi Zulan sarà costretto a tornare in Italia.