Non sembrerebbe per il momento aver sortito particolari effetti positivi l’apertura poco più di 15 giorni fa del nuovo resort casino Studio City, che secondo la proprietà sarà in grado di portare una ventata di aria nuova nell’ormai agonizzante Macao, ma secondo gli analisti esperti, anche a novembre sono previsti ulteriori cali negli incassi, segno questo che il cambio di rotta ancora è lontano.
Cali per gli incassi di Macao per oltre il 30%
Secondo gli esperti di settore, la stima che era stata fatta riguardo il mese di novembre e che vedeva Macao perdere circa il 30% di incassi rispetto all’anno precedente è stata ulteriormente rivista al ribasso di circa 6 punti percentuali, segno che le novità portate dal nuovo Studio City e gli incassi derivanti dalla grande inaugurazione che ha avuto luogo non sono stati in grado di portare benefici sostanziali.
Continua pertanto la scia negativa, lunga ormai 18 mesi, che vede continuamente calare gli introiti derivanti dal gioco d’azzardo della Las Vegas d’oriente e non è dato sapere quando e sopratutto se ciò potrà mai aver fine. Il governo cinese ha timidamente accennato a voler dare una mano alla città, in modo che la sua economia possa riprendersi e dar modo alle migliaia di lavoratori impiegati negli enormi resort casinò possano continuare a mantenere il loro impiego, ma i tempi in ogni caso saranno molto lunghi.
Ciò che di certo si ha tra le mani è una previsione che vedrà chiudere con un calo degli incassi del 28,4% rispetto al 2014e per l’imminente 2016 al momento non ci sono previsioni particolarmente ottimistiche. Le sorti di Macao dipenderanno molto anche dalle decisioni che prenderà il governo cinese per supportate l’ex colonia portoghese, magari facendo dietrofront su alcune scelte fatte negli anni precedenti e che in qualche modo contribuito al disastro a cui stiamo assistendo da circa un anno e mezzo.
Intanto in questi giorni si è tenuta una delle più importanti manifestazioni pokeristiche del continente asiatico, l’AAPT, che ha saputo richiamare giocatori da tutto il mondo. Sarà forse quella del poker, la strada giusta per rivedere crescere Macao?