Una crisi che sembra non avere fine per Macao dove i fatturati sono ormai in costante calo da oltre 15 mesi e la situazione pare al momento non voler migliorare in alcun modo, tanto da far sì che il governo abbia deciso finalmente di intervenire con degli aiuti che possano arginare una situazione davvero preoccupante.
Il governo cinese che prima toglie e poi da
Non amiamo prendere posizione, ma in questo siamo convinti che una giusta riflessione sia dovuta. Dopo aver cercato di mettere i bastoni tra le ruote alla crescita dell’ex-colonia portoghese con leggi create appositamente per rendere meno attraente la location agli occhi dei giocatori, il governo cinese si è forse reso conto di aver esagerato e ora si decide ad intervenire per recuperare un po’ del danno fatto, ma di certo non sarà cosa facile.
Prima la legge con il divieto di fumo nelle aree comuni e ci può stare perchè sappiamo quanto le sigarette possano nuocere alla salute. Poi si rincara la dose con il divieto totale di fumo anche nei priveè e qui possiamo essere d’accordo solo in parte. Se una persona decide di fumare, saranno alla fine problemi suoi e vietare la cosa anche in spazi delimitati, ci sembra più un voler dare dimostrazione di potere, più che tutelare la salute delle persone.
Passa poco e arriva la legge anti corruzione, atta a limitare il riciclaggio di denaro derivante da tangenti nel paese, ma l’eccessiva morsa applicata ha allontanato pure giocatori alto spendenti che con la malavita non avevano nulla a che spartire, ma che più semplicemente ci tengono alla loro privacy e non gradiscono di essere messi sotto i raggi x.
Tutto finito? Ma nemmeno a pensarci! Ecco che arriva in tutta la Cina una spietata campagna contro il gioco d’azzardo, per cercare di sensibilizzare la popolazione sui rischi derivanti dal gioco d’azzardo. Anche in questo caso siamo d’accordo, ma ci sono sempre le mezze misure: una serata al casinò per divertirsi non è cosa pericolosa, ma pare che i messaggi che sono stati divulgati siano stati particolarmente cattivi anche nei confronti del gioco occasionale.
Tanti posti di lavoro in fumo, tocca rimediare
Forse ai vertici del governo cinese non avevano pensato che la distruzione del gioco d’azzardo a Macao avrebbe anche lasciato in miseria tante famiglie che grazie al lavoro trovato nei casinò stavano riuscendo a mantenersi e ora si è pensato di trovare qualche rimedio a questa situazione.
Ma non era meglio lasciare tutto com’era o quanto meno regolamentare le cose in maniera più equa? Vedremo se la situazione verrà in qualche modo riparata.