Con la campagna elettorale per la poltrona di sindaco della Serenissima che sta per entrare nella sua fase più calda, cominciano le dichiarazioni dei candidati in merito al casinò di Venezia che secondo l’esponente del centro sinistra, Felice Casson, deve rimanere pubblico e che serve una razionalizzazione al fine di evitare ulteriori sprechi di denaro pubblico. Una profonda riorganizzazione delle società partecipate sarebbe il punto di partenza per una attività che dovrebbe toccare a 360 gradi tutte le aziende in cui il comune di Venezia partecipa attivamente, ivi compresa la famosa casa da gioco.
Dopo aver sbaragliato gli avversari alle primarie di partito, Casson punta a sistemare il casinò
La vittoria nei confronti degli altri candidati alla poltrona di sindaco, conquistando oltre il 55% delle preferenze all’interno del suo schieramento, più che doppiando il secondo preferito Pellicani e l’ex consigliere comunale Molina, ora Felice Casson comincia a parlare di quelli che sono i suoi piani per il futuro del casinò di Venezia e di cosa sarebbe pronto a fare al fine di garantirne il rilancio.
Un minuzioso controllo di tutte le società partecipate, con lo scopo di fare pulizia e razionalizzare nel migliore dei modi per evitare i continui sprechi che si sono visti in passato e che continuano a vedersi ancora oggi. Dopo che i casinò hanno fallito ogni tentativo di ripresa è il momento in cui devono restare sotto il controllo pubblico e tutte le società partecipate devono essere ottimizzate affinchè non restino solamente un costo vivo per la città. In particolar modo bisogna agire su tutte le situazioni in cui il comune mette denaro in società sulle quali non ha alcun controllo e che proseguono indisturbate le proprie attività senza che vi sia alcun ruolo attivo da parte dell’amministrazione.
Per ora tutto resta solamente nell’aria e toccherà aspettare l’esito delle elezioni di maggio per capire se sarà Casson a guidare il comune di Venezia.