E’ ormai qualche tempo che il governo sta valutando una revisione del settore legato ai giochi a premi e in particolar modo sullo stop alla pubblicità ad esso collegata, che qualcuno vorrebbe veder vietata anche se le cose dal nostro punto di vista stanno in maniera molto diversa e ve ne vogliamo parlare.
Il paliativo contro la pubblicità sul gioco
Davvero esistono al governo menti così brillanti da pensare che bloccando la pubblicità il fenomeno del gioco patologico andrebbe migliorando? Noi speriamo vivamente di no e che questo sia il solito zuccherino che i nostri governanti vogliono dare ai cittadini per addolcire una situazione generale piuttosto amara. Il ludopatico il gioco lo cerca da solo e non ha di certo bisogno di una pubblicità per dar sfogo alla sua malattia.
Togliendo la pubblicità si andrebbero invece a perdere i giocatori occasionali, quelli che per curiosità investono una manciata di euro per tentare la fortuna e tante piccole giocate in meno equivalgono ad un danno notevole per il settore del gioco, con conseguente perdita di occupazione, come se in Italia le cose andassero bene sotto questo punto di vista. La beffa poi sarebbe trovarsi con lo stesso numero di ludopatici.
Alzi la mano chi ci crede
Davvero pensate possibile che un settore come quello del gioco, che porta nelle casse dello stato miliardi di euro ogni anno e contribuisce in maniera importante a mantenere in piedi una situazione che stenta a galleggiare, possa vedersi penalizzato da qualche legge o provvedimento? Non è interesse di nessuno vedere meno gente che gioca: quale strumento più semplice per farsi pagare tasse extra dai cittadini se non il gioco?
Alla camera in questi giorni si è detto di tutto, ma al contrario di quanto fatto da altri portali, vi risparmiamo di riportarvi il virgolettato dei maggiori esponenti politici, perchè siamo convinti che è aria e che tale rimarrà. Si punterà a qualche provvedimento di facciata, il minimo indispensabile e poi le cose resteranno come stanno, anzi no, probabilmente qualcosa cambierà: qualche prelievo extra sulle vincite conseguite dai giocatori e qualche punto percentuale di tasse in più per i gestori sicuramente arriverà, ma l’importante è che in Italia si continui a giocare e tanto per il bene del citt….delle casse dello stato.