E’ arrivata proprio oggi la dichiarazione di Giovanni Endrizzi, senatore per il M5S che ha parlato dell’emendamento al DDL di stabilità per vietare ogni forma di pubblicità nei confronti del gioco d’azzardo e se ciò dovesse accadere si presenterebbero non pochi problemi per le aziende che in Italia hanno voluto investire nel settore.
L’emendamento al DDL stabilità prevede multe fino a 500 mila euro
Il Movimento 5 Stelle ha deciso di giocare pesante e ha calato il jolly. Una proposta che andrebbe a censurare ogni tipo di pubblicità nei confronti dei giochi d’azzardo. Questa cosa era già nell’aria, ma ora il movimento di Grillo ha voluto far capire che ha intenzione di giocarsi questa carta fino in fondo, convinto che senza pubblicità il fenomeno della ludopatia potrebbe essere ridimensionato: probabilmente ai parlamentari grillini manca un po’ di know how in materia per capire che questa mossa sarebbe solamente un danno per le casse dello stato e per le imprese che hanno investito milioni di euro in Italia per acquistare una licenza per il gioco.
Curare il ludopatico disincentivando l’occasionale
Serve davvero poco per arrivare a questa conclusione, ovviamente a patto di avere la giusta esperienza in questo settore e probabilmente tra i portavoce del M5S tutto ciò manca, perchè altrimenti la proposta sarebbe stata molto diversa e non un’ammenda da 50 a 500 mila euro per chi cerca di fare business con qualcosa che lo stato ha fatto pagare a caro prezzo.
Forse ai grillini non è chiaro come un ludopatico non abbia bisogno della pubblicità per continuare a rovinarsi con il gioco: la sua “droga” è capace di trovarla anche da solo. Al contrario il giocatore occasionale, quello che di tanto in tanto si diverte puntando una manciata di euro, spesso ha bisogno della pubblicità per giocare e sopratutto per distinguere l’offerta legale dello stato, da quelle non autorizzate che specialmente online sono ancora facilmente raggiungibili.
Dove sta la logica dietro a tutto cio? Per curarne alcuni, roviniamone tanti altri. Il mercato del gioco d’azzardo nasconde aziende e sopratutto tante persone, persone che vedendo le imprese che offrono loro un impiego perdere fatturati, si troveranno a casa. Davvero il divieto di pubblicità o censura che dir si voglia, rappresentino la strada migliore? Noi continuiamo ad essere dell’idea che tutto ciò sia sbagliato.
Ora non resta che capire come reagiranno gli altri schieramenti politici e se quelle che per ora sono solo parole, si trasformeranno in qualcosa di concreto.