Il mercato dei casinò online in Italia continua a dimostrarsi particolarmente vivace e il continuo incremento di fatturati sta spingendo i concessionari AAMS ad impegnarsi continuamente in nuovi investimenti, per migliorare l’offerta e mettere a disposizione dei giocatori italiani sempre più possibilità di divertimento ed è proprio per questo motivo che, grazie ad uno storico accordo, sbarca all’interno della rete di Microgame, il casinò live di NetEnt.
La prima volta in Italia per il casinò live di NetEnt
E’ da ormai parecchio tempo che nei siti dei casinò online del nostro paese sono sbarcati i casinò live, che grazie a croupier in carne ed ossa e a telecamere che ne trasmettono le gesta in diretta streaming permettono ai giocatori di divertirsi alla Roulette, al BlackJack ed al Baccarat proprio come se fossero seduti ai tavoli verdi di un casinò terrestre. Fino ad oggi però non si era mai sperimentato il casinò live di NetEnt, società che fornisce software di gioco a tantissimi casinò online italiani e della quale si sono sempre apprezzate le qualità delle slot machine, tra le più belle del panorama italiano.
Con l’accordo siglato tra la svedese NetEnt e Microgame Spa, giungono così anche nel nostro territorio i giochi dal vivo e siamo certi che non tradiranno le aspettative, come già non lo hanno fatto con gli altri giochi online. Più che soddsfatte le parti che commentano positivamente l’accordo: NetEnt dalla voce del suo Md Enrico Bradamante fa sapere come la possibilità di collaborare in partnership con Microgame e dall’altra parte traspare la soddisfazione per un accordo che porterà sicuramente nel tempo risultati più che positivi..
Il casinò live di NetEnt è stato presentato per la prima volta nel 2013 e da quel momento è stato oggetto di 24 accordi e di 28 lanci del prodotto per altrettanti clienti. Il mercato dei live casino in Italia è molto vivo, in quanto è in grado di attirare anche tutti coloro che non amano trovarsi a giocare contro un software, ma che preferiscono intrattenersi in partite dove il fattore umano resta comunque al primo posto.