Non sembra esserci pace in Valle d’Aosta e più nello specifico tra gli schieramenti politici che rappresentano i cittadini nel consiglio regionale, dove è stata presentata una mozione riguardante la mancata riduzione dei compensi dei dirigenti e dell’amministratore unico del casinò di Saint Vincent, secondo quanto previsto dall’accordo sindacale stipulato nel maggio dello scorso anno.
Se i conti non tornano, non possono pagare sempre i più deboli
Da quanto emerso dalle dichiarazioni dei sindacati, non vi è stato l’adeguamento richiesto per quanto riguarda i compensi assegnati a chi occupa le poltrone più importanti del casinò di Saint Vincent a discapito dei lavoratori “di serie b” che non hanno visto ridursi lo stipendio, ma in tanti casi si sono addirittura trovati senza occupazione. Siccome si continua a parlare di tagli sul personale, prima di lasciare senza un lavoro altri dipendenti del casinò, sarebbe opportuno dare un taglio netto ai compensi d’oro garantiti a chi in realtà sta riuscendo esclusivamente a generare del passivo.
La mozione presentata nelle fasi conclusive dell’ultima seduta del consiglio regionale da UDP,ALPE e M5S è stata approvata all’unanimità e a tal proposito l’assessore alle finanze Ego Peron, che già era intervenuto nelle scorse settimane per placare le polemiche sollevate dai Cinque Stelle. “E’ giusto precisare che per l’anno scorso sono stati quattro i dirigenti ed in aggiunta l’amministratore unico ad essersi ridotti il compenso e quest’ultimo ha rinunciato in toto ai compensi relativi al 2013. Per quanto riguarda il 2015 è già stato dato parere favorevole da buona parte della dirigenza al taglio dei compensi e sono disponibile a confrontarmi con il consiglio regionale in modo da dimostrare quanto ora sto dicendo” – precisa Peron.
Tra le mille polemiche ora il casinò ha ben altro a cui pensare: bisogna rilanciare l’intera struttura ed una prima mossa è appena partita con la collaborazione del colosso del poker online Pokerstars che ha deciso di brandizzare la poker room del casinò, facendone il punto di riferimento per i propri appuntamenti dal vivo. Sicuramente una buona partenza, ma non basterà il poker da solo a risanare i bilanci, ma serve un’operazione più profonda che investa tutti i reparti della struttura.