E’ proprio in questi giorni che la dirigenza della casa da gioco valdostana hanno presentato ai sindacati il nuovo piano di marketing e di riorganizzazione aziendale volto a far riprendere quota la struttura. Il piano di sviluppo di Saint Vincent è particolarmente articolato ed ambizioso anche se, a nostro avviso, povero di reali innovazioni e prevalentemente basato sull’ottimizzazione dei costi di gestione del personale.
Tagli di personale e di stipendi, basterà?
Che uno degli obiettivi principali della direzione del Casino della Vallee sia quello di riadeguare le condizioni contrattuali dei dipendenti della sala da gioco, rendendoli più vicini a quelle che sono le attuali condizioni del mercato del lavoro dipendente appare subito ben chiaro nel documento. Taglio fino a 40 unità, che si aggiungono agli 87 già effettuati nell’anno da poco concluso e migliore gestione dell’orario con una maggior flessibilità accanto alla quale dovranno essere anche rivalutati il quando e il quanto erogare per quanto riguarda premi ed incentivi.
Non saranno sicuramente contenti i diretti interessati, tuttavia pare evidente che, vista la situazione attuale del paese, i contratti di lavoro ad oggi in essere nel Casino di Saint Vincent sono diventati davvero insostenibili.
Si assumerà, ma con contratti adeguati
Il piano di sviluppo di Saint Vincent prevede anche in un futuro non molto lontano l’ingresso di nuove figure professionali che dovranno però essere inquadrate con contratti in linea con il mercato del lavoro, preferendo il part time ed in caso di full time con un orario che deve necessariamente passare dalle 36 ore settimanali degli attuali dipendenti alle 40 settimanali.
Tutto ciò di sicuro non piace particolarmente a chi al casino ci lavora da anni e nemmeno ai sindacati che trovandosi a dover difendere i diritti dei lavoratori avranno vita tutt’altro che facile, specie quando ci si trova a difendere l’indifendibile, ma questo sarà un loro problema e noi ci limitiamo alla cronaca.
Il piano di sviluppo di Saint Vincent rinnova l’offerta
Messa in archivio la questione legata al personale, si è passati a parlare di orari di apertura, definiti dalla stessa struttura inadeguati al mercato dell’azzardo terrestre attuale e si è deciso di apportare degli aggiustamenti estendendo le aperture, con un particolare riguardo ai clienti che frequentano la poker room ai quali sarà consentito giocare nei weekend e nei prefestivi fino alle 6 di mattina. Rivoluzionario questo pensando all’Italia, poi basta sconfinare meno di 20 km verso la Slovenia per trovare casino aperti 24 ore su 24, ma questo è un altro paio di maniche.
Puntare ai clienti facoltosi
Questo il vero colpo di genio di tutto il documento che prevede azioni di marketing atte a ricercare in Italia e non solo giocatori facoltosi abituati a spendere grosse cifre ai tavoli verdi e onestamente su questa “trovata geniale” ci limitiamo ad un no comment e auguriamo a chi l’ha messa nero su bianco che non abbia dovuto sfruttare anni ed anni di studi per proporsi in un tale virtuosismo.
Nessun riferimento a Internet e Social
Una tiratina d’orecchi chi ha redatto il piano di sviluppo di Saint Vincent la merita tutta visto che, in un periodo storico in cui la massa vive costantemente connessa ad Internet e sopratutto ai Social Network, non è stato fatto alcun riferimento ad azioni specifiche legate al mondo dell’online che potrebbe invece essere un elemento trainante della ripresa del casino voldostano. Magari qualcosa in serbo c’è, ma di certo ci si aspettava di sentirne già parlare.