Nel mese di agosto del lontano 1999 veniva inaugurata la nuova sede sulla terra ferma del Casinò di Venezia. Sono passati ben 16 anni da quando le sale di Ca’ Noghera aprirono le porte ai visitatori: un giorno caldo e afoso, nonostante ciò c’erano migliaia di persone ad attendere il taglio del nastro.
L’amministratore delegato di allora, Gianni Corradini, lo aveva definito il “casinò in jeans” poichè è stato il primo a permettere l’accesso ai giocatori senza formalità nell’abbigliamento e quindi senza la necessità di giacca e cravatta, distinguendosi così dagli altri casinò italiani. Ca’ Noghera fin dalla sua nascita volle distinguersi seguendo le linee guida tracciate dai casinò esteri come quello di Las Vegas, ma mantenendo uno stile italiano. Un casinò definito friendly ,nato da un’idea bizzarra per il tempo, ma che riuscì ad avvicinare al mondo del gioco anche i più giovani e gli amanti dei giochi intuitivi come le slot machines e proprio grazie alla nuova clientela e ai nuovi giochi elettronici il casinò di Venezia nella sua sede a terraferma riuscì a generare importanti incassi.
La nuova sede del Casinò di Venezia ha portato nei primi mesi centinaia di migliaia di clienti
Un’enorme successo quello della nuova sede del Casinò di Venezia: tantissimi curiosi, amanti del gioco e non solo. Nei primi mesi il casinò è stato preso d’assalto da alcuni gruppi organizzati con lo scopo di truffare la sala. I famosi poussettisti che riuscivano a piazzare le fisches a numero già uscito, aproffittando della confusione dei primi giorni e con l’aiuto di complici riuscivano a distrarre i croupier portando a termine la loro intenzione criminosa.
Oggi però vogliamo festeggiare e per farlo è giusto parlare dei molti fattori che hanno contribuito al successo del Casinò di Venezia nella sede di Ca’ Noghera come la posizione strategica, vicino all’autostrada e non troppo lontani dai casinò sloveni, per non parlare dell’aereoporto, talmente vicino che dal parcheggio è possibile vedere il decollo e l’atterraggio dei velivoli. Una posizione che ha permesso di avvicinare tantissimi giocatori abitudinari delle case da gioco limitrofe. Un passato eccellente che ad oggi si è trasformato in un presente tranquillo mantenendo comunque dei buoni incassi.
Oggi la clientela è particolarmente variegata: tanti gli italiani, ma tanti anche i turisti che amano trascorrere qualche serata all’insegna del divertimento prima o dopo aver fatto tappa alla Serenissima, ma anche tanti occhi a mandorla appartenenti alle comunità asiatiche residenti in Italia, che amano follemente il gioco d’azzardo.
Poi è arrivato il poker: tanti tornei disputati e da un paio d’anni, grazie alla società organizzatrice Tilt Events, una programmazione completa settimanale, contornata da tavoli di cash game ed eventi esclusivi con montepremi garantiti quasi sempre a sei cifre, segno della volontà di continuare il rinnovamento che a Ca’ Noghera è iniziato il giorno stesso dell’apertura e chissà quante altre avventure attendono queste sale negli anni a venire.