Al contrario di quanto abbiamo visto accadere al casinò di Campione, che molto probabilmente si avvia in questo 2015 verso il superamento dei risultati ottenuti l’anno passato, al casinò di Venezia le cose continuano ad andare male, con un calo di fatturati che colpisce quasi tutti i giochi proposti dalla struttura.
Diminuzione del 5% dei fatturati per il casinò di Venezia
Analizzando la situazione attuale delle sale veneziane, c’è ben poco da sorridere. Rispetto al 2014 e nonostante un grande impegno nell’organizzazione di eventi e iniziative atte ad aumentare il flusso di clienti, il casinò di Venezia in questi primi 9 mesi del 2015 ha incassato oltre 4 milioni in meno e il trend negativo sembra voler continuare.
La prima sorpresa giunge dalle slot machines, che in totale controtendenza rispetto alla media mondiale, stanno registrando un notevole decremento degli incassi. Pensare che proprio il gioco che oggi sta trascinando il mondo dei casinò sia online che terrestri, stia invece registrando delle perdite dovrebbe far riflettere non poco sulla necessità urgente di interventi importanti per evitare che le cose possano andare ancora peggio.
Non sono però solo le slot machine ad incassare meno, ma tutti i giochi presenti nelle due strutture di Ca’ Vendramin e Ca’ Noghera e seppure il poker continui a far registrare buoni risultati, da solo non basta per mantenere economicamente sostenibile tutto l’insieme.
A Campione d’Italia va tutto decisamente meglio
Sarà per la location, sarà per il continuo rinnovamento del casinò posto nell’ex clave Svizzera, ma il casinò di Campione d’Italia sta invece registrando ottimi numeri, con i fatturati che probabilmente in questo 2015 saranno in crescita rispetto all’anno precedente. Cosa manca allora a Venezia per far sì che accada la stessa cosa? Difficile dirlo: la location è una delle più amate del mondo e non ce ne voglia Campione, ma la laguna più famosa del mondo batte per KO all’istante qualunque altra location. Sicuramente il cambio al vertice della struttura potrà giovare e portare una ventata d’aria fresca, cosa ormai indispensabile da troppo tempo per il casinò di Venezia.
Continuare con questo trend negativo, metterebbe a rischio decine, forse centinaia di posti di lavoro e di certo non è questo il momento migliore per pensare a situazioni così tragiche.