Ci sono persone che riescono a farla sempre franca o almeno questo è ciò credono, ma non è stato così per un noto baro del beneventino che dopo essere riuscito ad avere accesso alle sale da gioco del casinò di Campione per ben 38 volte e ciascuna di queste con documenti falsi, è stato beccato e prontamente sono intervenute le forze dell’ordine che l’hanno arrestato è stato processato per direttissima dal tribunale di Como e mandato in carcere, oltre ad aver ricevuto immediatamente il foglio di via dal comune di Campione d’Italia.
L’uomo era già stato allontanato da decine di casinò in tutta Europa
Non stiamo parlando di uno sprovveduto che, imparate le tecniche utili a raggirare i tavoli da gioco, è stato beccato, ma di un professionista che già aveva collezionato l’inibizione all’accesso da tantissimi casinò sparsi in tutta Europa. Un vero professionista della truffa che è riuscito a mantenersi in questo modo fino alla tenera età di 62 anni, questa infatti è l’età indicata nei documenti veri dell’uomo.
Durante la sua ultima visita al casinò di Campione però le cose non sono andate come nei 38 casi precedenti ed infatti mentre stava accumulando ingenti quantità di fiches è stato riconosciuto dal personale di sala che ha prontamente allertato i carabinieri che non ci hanno messo molto a trovare gli elementi utili all’arresto: primo tra tutti l’ennesimo documento falso con il quale era nuovamente riuscito ad ottenere l’accesso ai tavoli verdi.
C’è da dire che a Campione d’Italia non hanno proprio di che annoiarsi con un continuo susseguirsi di eventi che vengono contornati da vicende giudiziarie più o meno spiacevoli che coinvolgono la struttura dell’ ex-clave italiana in veste di parte lesa o seduta al banco degli imputati. C’è da dire che in questo caso sono stati davvero bravi a Campione perchè non deve essere facile individuare un abile truffatore che è riuscito a farla franca per ben 38 volte.
Sta di fatto che una volta che avrà terminato di scontare la pena, l’uomo dovrà trovare altri casinò nei quali recarsi, visto che non gli è più consentito nemmeno accedere al suolo del comune di Campione d’Italia.