Una storia brutta, di quelle che non si vorrebbero mai raccontare, ma che purtroppo spesso accadono quando di mezzo ci sono dei soldi e non per forza deve centrare il gioco d’azzardo o i casinò, ma visto che questa volta centra eccome è d’obbligo raccontarvi di un promotore finanziario che invece di far fruttare i soldi dei suoi clienti ha preferito giocarseli ai tavoli del casinò di Venezia in parte e consumare la rimanenza per fare la bella vita.
Quasi 10 milioni di risparmi letteralmente in fumo
“Prende i soldi e scappa” – questa frase ha permesso la realizzazione di decine, forse centinaia di pellicole cinematografiche dove al centro di tutto vi sono dei soldi, un furbo (o presunto tale) e delle vittime che i soldi alla fine si trovano sempre per perderli e questo è un po’ il tema di quanto accaduto anche in Italia.
Il ruolo del cattivo è perfettamente interpretato da un promotore finanziario 61enne residente a Forlì che, dopo aver dilapidato capitali per quasi 10 milioni di euro tra vita sfarzosa, auto e gioco d’azzardo si è costituito in lacrime alla caserma dei Carabinieri confessando tutto e da questa confessione emerge che un terzo dei soldi sperperati sono finiti nelle slot machine del casinò di Venezia e più precisamente nella sede di Ca’ Noghera.
Accusa di mancato rispetto alle norme antiriciclaggio
In seguito alle indagini preliminari la Guardia di Finanza ha notificato al casinò di Venezia il mancato rispetto delle normative anti riciclaggio per aver omesso di segnalare i grandi movimenti di denaro del promotore finanziario che era un frequentatore assiduo della sala, con una media di 100 presenze annue e per questo viene chiesto alla casa da gioco di pagare un’ammenda sulle somme movimentate pari al 40% del totale.
Dalla direzione del casinò arriva una comunicazione ufficiale nella quale si sostiene che la contestazione non è regolare e che verrà prontamente contestata per vie legali.
Tutto bene quel che finisce bene? No!
Al di là di come si concluderà l’operazione dal punto di vista giudiziario, al di là del fatto che il casinò sarà costretto o meno a pagare la multa notificata, tutti coloro che avevano affidato i propri risparmi a questo signore, non vedranno un centesimo. I soldi incassati dal casinò li terrà comunque il casinò e le eventuali ammende finiranno nelle tasche dello stato e ai poveri truffati il nulla!