Trovarsi una sera al casinò per passare una serata spensierata con gli amici, è cosa abbastanza comune, ma trovarsi davanti ad una slot machine che ad un certo punto decide di “sfornare” una vincita da quasi 30 milioni di dollari ha sicuramente tutto un altro sapore, a meno che a rovinare il momento di gioia, quello in cui ci si comincia a rendere conto di aver cambiato la propria vita, interviene il personale di sala per annullare la vincita a causa di un bug nel software della scheda della slot.
Vincita da 30 milioni di dollari non valida per bug del software
Potrebbe sembrare una cosa assurda, ma è proprio così. Basta un disclaimer posto sulla slot machine e che indica chiaramente che, in caso di problemi legati al software, il casinò può invalidare una vincita ed ecco che quella che poteva essere la vincita della vita, quella in grado di sistemarci fino alla fine dei nostri giorni si trasforma in un’amara delusione.
Tutto questo è successo al Blue Chip Casino a Michigan City negli USA dove una cliente si siede di fronte ad una slot machine e più precisamente la China Shores. Passano solo pochi minuti e Jennifer, questo il nome della ragazza coinvolta nell’accaduto, si ritrova a centrare una vincita che inizialmente le pare essere di 28.900 dollari, ma non appena si accorge del reale importo, ovvero 28,9 milioni di dollari, comincia ad esultare attirando la curiosità degli altri clienti che cominciano a festeggiare con lei la ricca vincita.
Bastano pochi istanti perchè sopraggiungono i responsabili del casinò che con aria affranta dichiarano che la vincita non è valida a causa di un errore nel software della slot machine e per scusarsi offrono due bistecche da gustare al ristorante del casinò. Jennifer è sconvolta ed è ancora più delusa per il magro premio di consolazione che non gradisce in quanto non ama le bistecche.
Inutile per la cliente tentare di rivalersi nei confronti del casinò tramite azioni legali, in quanto il malfunzionamento è facilmente dimostrabile. Di certo sarebbe il caso che, in caso di situazioni come questa, al cliente venga riconosciuto un premio simbolico, seppur di valore, quantomeno per ripagarlo dei danni morali subiti in situazioni di questo tipo.