Negli ultimi mesi ogni volta che abbiamo inserito nel titolo il nome della città di Atlantic City è sempre stato per raccontare qualcosa di negativo, di un mercato in calo, di una città in sofferenza e di un’economia sempre più in tilt con le migliaia di posti di lavoro persi ed una ripresa sempre più lontana, ma forse qualche segno di rilancio comincia ad arrivare, a patto però di saper interpretare in modo corretto la situazione.
Gli otto casinò “superstiti” di Atlantic City incrementano gli incassi
Il resoconto relativo agli incassi generati dai casinò di Atlantic City nel mese di maggio segnano una crescita del 5,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e questo è sicuramente un ottimo segnale perchè la seconda città di gioco più importante d’America torni a crescere, anche se gli sfarzi di un tempo sono ancora decisamente lontani.
Seguendo la tendenza che il mercato del gioco ha preso da qualche anno a questa parte, anche ad Atlantic City il grosso della torta proviene dalle slot machine: dei 208,8 milioni di dollari incassati infatti ben 156,9 sono stati generati proprio da questi giochi. Sono invece solo 51,6 i milioni scommessi ai giochi da tavolo che di anno in anno perdono sempre più fascino.
Un risultato molto positivo giunge dall’online, capace di un fatturato di 12,5 milioni di dollari per una crescita di ben il 19% rispetto alla raccolta di maggio 2014. A tal proposito ha parlato il presidente della New Jersey Casino Control Commission che ha fatto notare come per gli operatori attualmente operativi ad Atlantic City la crescita stia proseguendo ormai da alcuni mesi e di come le case da gioco godano sempre più di buona salute, a patto ovviamente di considerare che il mercato attuale non offre spazio per l’insediamento di nuove strutture di gioco.
La chiusura nel corso dell’anno passato di ben quattro casinò ha da un lato ridotto l’offerta, ma allo stesso tempo ha reso la vita più facile ai restanti che hanno così più spazio e un bacino di clienti più ampio. E’ inutile avere strutture in esubero quando non vi è un giro d’affari per sostenerle ed ecco infatti che una situazione quasi drammatica per 12 casinò, diventa sostenibile quando in campo restano solo 8 sale da gioco attive.
La migliore performance arriva dal Caesars, con una crescita di oltre il 50% mentre nella lista nera troviamo il Trump Mahal che dopo essere stato recentemente salvato dalla bancarotta ancora non è riuscito ad ingranare e perde il 14,5%.