Il Casinò di Portorose che due anni fa ha festeggiato il centenario, è una delle casa da gioco più conosciute in Europa. Un casinò che ha vissuto momenti di grande splendore alternati a momenti di crisi. Situato sulla costa slovena, dove tantissimi turisti e amanti del gioco affluiscono ogni anno, è in fase di rilancio grazie all’intervento del giovane direttore, Marko Sovic, con l’intento di migliorare questa storica location.
Mark Sovic, giovanissimo direttore del Grand Casinò Portoroz, vanta una carriera iniziata a soli 18 anni al casinò di Bleid, dove assunse numerosi ruoli e responsabilità in vari settori della casa da gioco. Il suo ottimo operato ha fatto sì che venisse scelto per la direzione del Gran Casinò, con lo scopo di mettere in atto il rilancio del brand della società Casinò Portoroz d.d che raggruppa quattro casinò precisamente il Bernadin, il Riviera, Gran casinò Lipivs e il Gran casinò di Portorose. Con l’ingresso della nuova società, nel 2013, il casinò di Portorose ha dato il via alla fase di rinnovo con l’introduzione di nuove slot machines e la riapertura dei tavoli della Roulette francese. Inoltre, Mark afferma che l’intento è quello di migliorare i servizi rivolti alla clientela per dare un valore aggiunto alla sala rispetto ad altri casinò. Tra i clienti, gli italiani sono i più numerosi e saranno felici di questo cambiamento. Potranno godere di una tranquilla vacanza in una bellissima zona di mare arricchita da una favolosa scelta di giochi per un divertimento garantito.
Le novità del Casinò di Portorose non sono finite
Per aumentare la qualità dell’offerta si è deciso di incrementare il numero di servizi offerti, come con l’introduzione dei pacchetti benessere dell’Hotel Marita che ha subito un restyling dell’intera struttura, oppure la riapertura del club all’interno del Casinò e un rafforzamento della parte marketing di tutto il gruppo con professionisti che parlano italiano per capire al meglio le esigenze degli avventori provenienti dallo stivale. Una nota particolare riguarda il ristorante che ha visto un’arricchimento del numero di portate italiane, tedesche e austriache e che punta anche sull’utilizzo dei prodotti del territorio, in modo da far apprezzare anche a chi arriva da fuori i sapori tipici della Slovenia.