La seconda capitale del gioco americana, Atlantic City, dopo una prima metà del 2015 rincuorante con dati che sembravano far sperare in una ripresa delle case da gioco ormai attanagliate da una crisi che perdura da anni, hanno vissuto una nuova battuta d’arresto nel mese di agosto, proprio quando si sperava invece di incrementare ulteriormente il trend di ripresa.
Un agosto da -5% per i casinò di Atlantic City
I numeri parlano chiaro purtroppo: nonostante un incremento degli ingressi nei casinò sopravvissuti alla grande crisi di Atlantic City pari a circa il 3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, lo stesso non si può dire per gli incassi che hanno invece subito una flessione del 5% che di fronte al maggior numero di avventori presenti diventa un dato ancor più negativo che deve far riflettere sulle strategie fino ad ora adottate per migliorare gli incassi.
I dati peggiori arrivano dal Caesars che ha registrato un calo degli incassi di quasi il 30%, seguito a ruota dal Trom Taj Mahal che ha ceduto quasi 25 punti percentuali. Bene invece il Golden Nugget ed il Borgata tra i quali il primo è stato capace di una performance particolarmente interessante, in grado di generare incrementi di fatturato pari al 27,8%.
La ristrutturazione non è ancora completata
Di strada ne è stata fatta sicuramente tanta, ma prima di riuscire a riportare Atlantic City agli sfarzi di un tempo, sempre ammesso che ciò sia ancora possibile, dovranno essere adottati ulteriori aggiustamenti. Cambi di rotta fondamentali affinchè i clienti trovino di nuovo il piacere di giocare e sopratutto di spendere i propri soldi ai tavoli da gioco e non solamente di fare passerella come è evidente sia accaduto ad agosto. Se i clienti ci sono e non giocano, probabilmente è l’offerta ad avere delle lacune ed è proprio su questo che nei prossimi mesi si dovrà ragionare e lavorare per arrivare a qualche risultato concreto e positivo.