Se volessimo sembrare simpatici, avremmo potuto scegliere un titolo del tipo: “Quelli di Sands non sanno far bene gli indiani” e forse sarebbe stata cosa azzeccata, ma alla fine ciò che conta è che il colosso Las Vegas Sands ha scelto di rinunciare, dopo sei anni di dure battaglie, ad insediare un proprio casinò resort in Florida, visto che la totale mancanza di apertura nei confronti della società da parte degli organi politici in carica.
I casinò resort in Florida solo agli indiani nativi
Secondo quanto definito da un accordo tra la tribù indiana dei Seminole e lo stato della Florida, solo a questa è concesso di offrire gioco d’azzardo in due strutture ed in cambio di questa concessione versano una tassa pari a 400 milioni di dollari all’anno nelle casse dello stato. Da sempre la tribù sovrana ha fatto proprio questo diritto seppur le strutture gestite dagli indiani non abbiano nulla da spartire con i casinò resort in Florida che avrebbe voluto Sands, ma questo è lo stato attuale delle cose.
Sheldon Adelson, proprietario di Las Vegas Sands non è il primo ad aver voluto provare ad entrare in Florida, infatti sono molti i nomi noti del gambling a stelle e strisce che ci hanno provato negli ultimi 25 anni, ma sempre senza successo e così ancora una volta sono gli indiani a trionfare, come non sempre abbiamo visto nei migliori film western. Ai nativi d’America è stato tolto davvero molto e la storia ce lo racconta e non troviamo così scandaloso che questa volta abbiano vinto loro.
La Sands quindi esce dalla Florida con un impegno durato ben sei anni che non ha prodotto alcun risultato e a questo punto dubitiamo che qualcuno possa riuscire in futuro a superare l’ostacolo degli indiani, sempre ammesso che qualcuno dopo questa esperienza fallimentare abbia ancora il coraggio di riprovarci.