Parlare con delusione dell’ennesimo tavolo finale ad un evento mondiale, sarebbe davvero paradossale, ma per un giocatore del calibro di Max Pescatori, quel settimo posto conquistato poche ore fa nell’evento di Omaha alle WSOPE di Berlino, un po’ di amaro in bocca lo lascia, vuoi perchè è il secondo final table in pochi giorni e vuoi perchè è la seconda occasione sfumata per il Pirata italiano per portarsi a casa il terzo braccialetto di stagione.
L’Omaha delle WSOPE di Berlino, solo per stomaci forti
Un field complessivo da 161 partecipanti per lo più professionisti affermati del poker di certo non è un ambiente facile da affrontare per molti, ma il nostro Pescatori, forte di un’esperienza davvero da pluricampione del mondo, ha saputo affrontare a testa alta e senza timori.
A poker arriva poi anche il momento in cui la fortuna può elevarti sul tetto del mondo o relegarti ad un ruolo di secondo piano, ma di certo un settimo posto, che gli vale peraltro un premio da oltre 17.000 euro, ad un evento dei campionati del mondo di poker, non può essere considerato un ruolo di secondo piano e quindi ancora complimenti al nostro portacolori che ha davanti a se ancora tanti eventi per tentare di salire per l’ennesima volta sul gradino più alto del podio.
Butteroni e Sammartino in action
Non sono molti, ma anche gli altri italiani presenti cominciano ad affilare le armi in vista del main event da 10000 euro di buyin. Presenti all’evento 4 Monsterstack Fedrico Butteroni e Dario Sammartino che sono però stati eliminati nel corso della giornata, prima di essere riusciti a raggiungere i piazzamenti a premio.
I numeri di queste WSOPE di Berlino fino al momento non sono stati particolarmente convincenti, fatta eccezione per le oltre 2000 presenze registrate all’evento 2 da 550 euro, segno che in Europa si punta sempre di più ai low buyin e che i giocatori, fatta eccezione per alcuni rari casi, preferiscono partecipare a molti eventi a basso costo, piuttosto che concentrare le spese su pochi ma costosi tornei. Questa tendenza dovrebbe far da guida per i casinò che potrebbero sfruttare questi dati per riuscire sempre a fare il pieno con il poker e allo stesso tempo avere clienti che riempiono le sale dei giochi tradizionali.