L’incubo è finito per i giocatori Italiani. L’Italia si adegua alle normative dell’Unione Europea e soprattutto dopo infiniti richiami di Bruxelles, si mette in regola. Le somme vinte dai giocatori, nei casinò dell’Unione non potranno essere più soggette a doppia tassazione. In pratica le vincite ottenute nei casinò sono già al netto delle tasse e dunque non dovranno essere dichiarate in Italia.
Il parlamento da l’OK e da domani è legge al 100%
Sono passati esattamente 14 giorni dall’approvazione del parlamento italiano per questa legge. E dunque come prevedono i tempi tecnici dell’attuazione, da domani sabato 23 luglio, sarà al 100% in vigore. Una grande vittoria per tutti i giocatori italiani, specie per quelli che per anni hanno dovuto combattere con avvocati e tribunali
Dal 2009 a oggi
Tutto nasce nel 2009, quando con l’Operazione “Allin” l’ufficio dell’entrate inizia a perseguitare quei giocatori che hanno vinto soldi nei casinò esteri. Senza distinzione fra UE e non. Nasce quindi un contenzioso, dove da una parte si schierano i giocatori e dall’altra lo Stato che esige la pazzesca cifra del 40% su ogni vincita ottenuta.
Tribunali italiani e non
La battaglia si sposta ovviamente nelle aule dei tribunali e fin da subito si capisce che la legge è dalla parte dei giocatori. Operazioni inammissibile secondo i tribunali, ma lo Stato non ne vuole sapere e continua la sua caccia alle streghe. A questo punto i giocatori italiani, decidono di portare il caso ai giudici della Corte Costituzionale Europea.
Il 2014, l’anno di svolta
Il parere della Corte non ammette repliche. Lo stato Italiano sta commettendo una grave infrazione della Costituzione Europea, che all’articolo 52 proibisce la doppia tassazione fra stati membri dell’Unione Europea. E’ il colpo decisivo, che stronca le speranze dell’erario Italiano. Non solo, ma la Corte invita l’Italia a parificarsi a livello legislativo su questo tema, onde evitare pesanti sanzioni.
Due anni di attesa e poi la legge
In questi due anni il Parlamento ha lavorato alla formazione di questa legge, mentre l’ufficio dell’Entrate ha proseguito la sua caccia alle streghe. Fino a due settimane fa, il giorno in cui l’Italia si è messa al pari dell’Europa.