I pronostici questa volta non sono stati stravolti e lo statunitense giunto al tavolo finale WSOP 2015 da chipleader indiscusso, non ha lasciato spazio agli avversari riuscendo a schiacciarli mano a mano che il field si andava sfoltendo. McKeehen conquista una meritata vittoria e i quasi milioni di dollari del primo premio, anche se c’è da dire che quello di quest’anno non è stato sicuramente uno dei tavoli finali dei campionati del mondo di poker più avvincenti della storia.
McKeehen alle WSOP 2015 ruba le caramelle ai bambini
Fin dalle prime battute del tavolo finale si era subito capito che sarebbe stato lui a dettar legge, ma di certo ci saremmo aspettati un po’ più di ostruzionismo da parte dei suoi avversari che invece hanno fatto la lotta a chi avesse scalato più posizioni in classifica. Dopo l’eliminazione in nona posizione di Chan alla seconda mano e quella di Butteroni meno di quaranta mani dopo,nessuno ha preso l’iniziativa e Joe ha continuato a martellare come un fabbro i suoi avversari, guadagnando sempre più terreno. Si arriva così all’heads up finale dove McKeehen si libera in poco più di 10 minuti del runner up Josh Beckley.
Continua il successo del casino Rio
Ogni anno le WSOP consegnano gloria a tantissimi giocatori diversi, ma a mantenere questa gloria ormai inalterata da tantissimo tempo è il casinò Rio. Molte volte si è parlato di un presunto trasferimento delle World Series of Poker in altra sede, ma alla fine la più grande manifestazione di poker del mondo è rimasta sempre nelle grandi sale del Rio Casinò.
Una struttura che si è dimostrata e continua a dimostrarsi all’altezza del brand WSOP e che ogni anno riesce a fatturare cifre sbalorditive grazie ai campionati del mondo di poker. Nonostante le due carte coperte abbiano subito un sensibile calo di popolarità, vanno ad occupare sempre più un ruolo importante nell’economia di un casinò e questo lo hanno capito pure in Europa, dove il poker alla texana riesce a ritagliarsi spazi sempre più importanti e visti in numeri che questo gioco riesce a spostare, non potrebbe di certo essere altrimenti.