Nonostante le notizie positive di cui si sta sentendo parlare sempre più insistentemente nell’ultimo periodo pare che ad Atlantic City ancora si continui a districarsi in battaglie legali e problemi di varia natura che coinvolgono le case da gioco di tutta la città, anche se in questo caso si tratta di un argomento curioso per i nomi dei protagonisti della vicenda, ma che porta ad un esito tutto sommato non così terribile come si possa immaginare: il casinò Tay Mahal riesce ad uscire della bancarotta e manterrà il nome Trump sulla propria insegna.
Donald Trump e figlia rinunciano alla causa contro il casinò
Dopo aver vinto una causa contro la Trump Entertainment Resorts da lui stesso fondata, Donald Trump decide di trovare un accordo pacifico con la nuova proprietà del Tay Mahal al quale concede l’uso del proprio nome sull’insegna, a patto però che questo continui ad operare anche come casinò e che dovrà cessare di apporre il nome Trump dalla propria insegna qualora decidesse di dismettere questa branca di business.
Al miliardario americano il business del gambling non piace più
Quando ci si trova a parlare di Donald Trump non ci stiamo ovviamente riferendo ad un ragazzino di primo pelo che non sa quello che fa ed ecco che infatti il magnate americano era già da un po’ di tempo che aveva smesso di nutrire interesse verso il settore dei casino ed ecco che dei tre originariamente posseduti dalla sua compagnia due sono stati venduti e l’ultimo, il Tay Mahal per l’appunto, è finito in una situazione economica davvero poco invidiabile fino ad arrivare alla bancarotta.
Ora grazie alla nuova proprietà e alla possibilità di mantenere il brand Trump, il Tay Mahal proverà a riprendersi quel ruolo di prestigio che da sempre gli appartiene, visto che stiamo parlando di uno dei più storici casinò di Atlantic City o per meglio dire di tutto il New Jersey. Che sia questo un punto di ripartenza per tutto il settore dei casinò in crisi ad Atlantic City?