Sempre puntati i riflettori sull’andamento del gioco nella seconda capitale dell’azzardo a stelle e strisce, Atlantic City, che questa volta riesce a far parlare di se per un dato decisamente incoraggiante. Sono infatti cresciuti gli utili operativi delle case da gioco di ben il 45% nel 2014 rispetto a quanto accaduto l’anno precedente, ma ciò dipende anche in buona parte dal gioco online che praticamente tutte le case da gioco ancora attive in città hanno iniziato ad offrire ai propri clienti.
I casinò di Atlantic City erano 12 ad inizio 2014, ma sono rimasti in 8 a fine anno
Sicuramente a migliorare le performance riguardo agli utili operativi pesa anche la chiusura di un terzo dei casinò presenti in città che hanno consentito ai “superstiti” di recuperare il bacino d’utenza che era solito frequentare le altre case da gioco e che si vede oggi costretto a scegliere di giocare altrove. Questo ha indubbiamente permesso di ammortizzare meglio i costi operativi delle sale da gioco ancora attive. Finita la crisi, quindi? Non è tempo di cantar vittoria, prima bisogna rimettere assieme i cocci del vaso andato lentamente sgretolandosi negli anni passati.
Tra le migliori perfomance in città vanno segnalate quella del Borgata, cresciuto nel 2014 del 30%, battuto per distanza dal Tropicana che segna un mostruoso +125% rispetto al 2013 e che conferma che la città di Atlantic City non è assolutamente morta, ma che abbia ancora molto da offrire sia alle aziende di settore che ai giocatori.
Aprirsi all’online è l’unico modo per crescere
Inutile fissarsi esclusivamente sul gioco terrestre. Ok cercare di ammaliare i clienti con una lunga lista di servizi accessori, utili a rendere l’esperienza di gioco ed il soggiorno sempre più piacevoli, ma perchè non dare loro la possibilità di giocare anche quando non hanno il tempo (o la voglia) di recarsi fisicamente al casinò per giocare? Ecco che l’ingresso nel mercato virtuale da parte dei casinò di Atlantic City è la perfetta testimonianza di come terrestre ed online siano due mercati che lavorando assieme possano garantire performance altrimenti inarrivabili e che peggio ancora il cercare di annientarsi reciprocamente sia ancora più dannoso.