Della situazione che si è venuta a delineare nella capitale del gioco asiatica da quando il governo cinese ha deciso di dare un giro di vite al problema del riciclaggio di denaro proveniente dalla corruzione è ben noto ed anche ben noto come si sia volatilizzata un’importante fetta dei fatturati derivanti dal gioco d’azzardo, nonostante ciò pare ci sia una certa fiducia da parte degli investitori che credono che la ripresa di Macao sia possibile e sopratutto che non sia poi così tanto lontana.
La ripresa di Macao, con dati incoraggianti che arrivano da maggio
Sono ancora stime ufficiose, ma pare proprio che il mese da poco concluso abbia riportato il fatturato a crescere di circa il 7% e proprio in concomitanza con queste rivelazioni le azioni di Wynn Resorts, una delle principali società che ha investito a Macao abbiano avuto in un solo giorno il più grande progresso mai registrato nell’ultimo anno, ma questo potrebbe anche essere dovuto alla possibile con il gruppo Mgm di cui vi abbiamo parlato ieri.
Un segnale di questo tipo da più che una speranza, dopo che dal gennaio 2014 le azioni dei casinò di Macao hanno perso fino al 59% a causa di un susseguirsi di eventi che hanno reso questo paradiso del gioco sempre meno allettante per i clienti. Dapprima il divieto di fumo nelle sale da gioco che ha subito influito negativamente sugli incassi e poi la stretta su riciclaggio e corruzione che non hanno fatto altro che peggiorare ulteriormente una situazione che già cominciava a compromettersi.
La fiducia è molta e anche il vice presidente di Galaxy Entertainment Group Ltd ha dichiarato che la città tornerà a regime e sopratutto i suoi casinò nella seconda metà di quest’anno. Questa fiducia è dimostrata anche dalla recente apertura di due nuovi hotel-casinò: le prime aperture dopo tre anni di stagnazione.
Sarà forse che dopo il timore iniziale, questa terribile legge anti corruzione si sia dimostrata più morbida di quanto si potesse immaginare e i grandi giocatori stiano facendo nuovamente ritorno, permettendo la ripresa di Macao? Questa potrebbe essere solo un’ipotesi oppure realmente si sta assistendo ad un cambio di rotta generale in grado di rendere appetibile la città anche a chi non vive di pane e tavoli verdi.
Tutti i dati comunque supportano la tesi della ripresa in quanto questo ultimo mese ha fatto registrare praticamente ovunque a Macao un incremento dei fatturati. Ora non ci resta che attendere di capire cosa succederà nella seconda metà del 2015, per capire se la crisi di Macao possa definirsi realmente conclusa.