Dalla nascita della prima poker room legale sul territorio sammarinese di anni ne sono passati ormai quasi cinque e seppur i risultati siano stati decisamente soddisfacenti, nonostante l’impossibilità di giocare poker in modalità cash, la sala è cresciuta riuscendo ad attrarre con costanza appassionati del posto, turisti ed occasionalmente anche i grandi tornei nazionali che scelgono proprio questo luogo decisamente suggestivo per offrire ai player non solo poker, ma un paesaggio unico nel suo genere con le montagne che si possono toccare e la movida della costa adriatica a pochi minuti di macchina.
La Giochi del Titano rilancia ed attende il parere dell’amministrazione
E’ un dossier corposo ed interessante quello redatto dai dirigenti della Giochi del Titano spa, società incaricata della gestione dell’intero settore dei giochi a premi nella piccola Repubblica. E’ stato consegnato al segretario di stato alle Finanze Gian Carlo Capicchioni che ora dovrà pronunciarsi sul futuro del settore del gioco d’azzardo sammarinese.
Un piano di sviluppo ambizioso che prevede innanzitutto un cambio di location che potrebbe essere la vecchia sede della Electronics o l’ex Outlet di Ponte Mellini, ma non si esclude a priori la possibilità di potenziare l’attuale struttura. Di certo è necessario riuscire a portare a San Marino qualcosa in più di una semplice sala slot ed una poker room e l’obiettivo ambizioso è quello di portare nel mercato terrestre del piccolo stato un modello di gioco che riprenda quello utilizzato in Italia per i casinò online che sta dando ottimi frutti. Un modello quindi calmierato e controllato, senza gli eccessi del gioco senza limiti come accade nei veri casinò.
Un altro tema caldo è sicuramente il poker in modalità cashgame del quale si parla da tanto tempo, ma che alla fine non vede mail la luce. Se gestito in modo scrupoloso il cash non è così pericoloso, altresì sarebbe in grado di attrarre nuovi appassionati di questa variante che preferiscono fare rotta verso Nova Gorica o i casino italiani del Nord Italia. Anche in questo caso non è necessario offrire un prodotto senza alcun limite, però nemmeno trovarsi senza.