Per tre giorni tutti hanno atteso di conoscere a quanto sarebbe ammontato il numero degli iscritti al Colossus, torneo icona di queste WSOP 2015 e la curiosità ha potuto trovare soddisfazione solo quando in Italia erano ormai scoccate le due di notte ed il numero è uno di quelli che entra e resterà nella storia non solo del poker, ma del mondo dei casinò terrestri con i suoi ben 22.347 ingressi che hanno dato vita ad un montepremi superiore agli 11 milioni di dollari.
Il Colossus come esempio di efficienza della macchina organizzativa delle WSOP
Cosa fare per attrarre giocatori nei casinò terrestri? Una delle chiavi del successo è senza dubbio la professionalità e la competenza dello staff incaricato a gestire i tornei ed in questo caso c’è da dire che mettere assieme oltre 22.000 persone in un torneo di poker, senza una sbavatura non è cosa da tutti. Basta pensare a quanto accaduto all’Aria Casinò a poche centinaia di metri dalla sede di gioco delle WSOP, dove i presenti erano molto meno.
Terminiamo con un elogio quindi a tutto lo staff delle WSOP 2015 perchè con il loro lavoro permettono sempre una maggior diffusione del poker e avvicinano di più la gente al mondo dei casinò, facendo vedere di questo ambiente tutto ciò che di positivo viene spesso nascondo dai media.
Ebbene, al Colossus sono ripartiti in circa 3400 al Day2 e ne sono rimasti ancora in lotta per braccialetto e oltre 600 mila dollari di prima moneta in 503. Nessun superstite azzurro, tuttavia va comunque segnalato che sono stati ben 7 i nostri connazionali ad essere riusciti ad andare a premi, migliore tra tutti Roby Begni che si è comunque dovuto arrendere quando in gioco erano rimasti ancora oltre 900 player.
Primo piazzamento a premi conquistato anche da Max Pescatori che riesce ad andare alla cassa nell’evento Hyperturbo: non si tratta di un premio di particolare valore, ma fa morale e lo aiuterà ad affrontare con maggiore grinta i prossimi tornei che ha pianificato di giocare e nel frattempo la truppa italiana piano piano si infoltisce con l’arrivo a Las Vegas di altri azzurri a caccia di un braccialetto.