Già in passato avevamo parlato della situazione del casinò di Mendrisio che trovandosi in una situazione particolarmente difficile, aveva smesso di versare quanto previsto da un accordo al comune locale, con le parti politiche che hanno subito scatenato la polemica per costringere la casa da gioco a mantener fede all’impegno preso e su questo pare che ancora una reale e definitiva soluzione non ci sia. Giungono invece notizie positive per quanto riguarda gli accordi tra azienda e dipendenti con lo scopo di superare il periodo di crisi che sta colpendo da qualche tempo il casinò.
Casinò di Mendrisio in crisi, ma non è il solo in Svizzera
Un franco svizzero troppo forte sta creando difficoltà un po’ a tutte le case da gioco presenti sul territorio elvetico. Alcuni stanno riuscendo a difendersi meglio, altri invece come nel caso di Mendrisio soffrono più questa difficile situazione che ha ridotto notevolmente gli introiti. Ecco però che anche in questo accordo siglato con i dipendenti riemerge l’ombra dei contributi di pubblica utilità per i quali è in corso il contenzioso con il comune del quale vi abbiamo appena accennato.
In poche parole i dipendenti hanno accettato di rinunciare alla tredicesima mensilità per il 2015 ed il 2016 qualora il casinò di Mendrisio non riuscisse a raggiungere gli obiettivi di ricavo prefissato. In qualunque caso avranno diretto di ricevere quanto trattenuto anche qualora venissero versati i contributi di pubblica utilità.
In poche parole per una disputa con i dipendenti ragionevoli che si conclude, resta sempre viva quella con l’amministrazione comunale e chissà come mai quando entrano in gioco gli esponenti politici non si riesce mai a giungere a soluzioni di buon senso, come invece sono riusciti a dimostrare i dipendenti della casa da gioco. Ora resta da vedere se il mercato terrestre svizzero del gioco avrà una ripresa e se verranno messe in atto delle strategie con lo scopo di riportare i casino a crescere.