Te l’immagini calmi e placidi. Affidabili e mai dediti ai vizi e poi invece scopri che uno di loro, non solo era uno dei più grossi giocatori di blackjack, ma rubava soldi dal fondo della propria associazione per andare al casinò. E’ quanto successo a Lafayette in Louisiana, dove Khang Nguyen responsabile della Vietnamese Buddhist Association, rubava soldi della’associazione stessa per giocare.
I fatti
Il monaco buddista tra il gennaio del 2013 e l’agosto del 2014, ha sottratto ben 250.000 dollari dalle casse dell’associazione per recarsi ai casinò più vicini. La sua passione per il blackjack lo aveva portato fin oltre il limite, tanto è vero che arrivava a puntare fino a 10.000 dollari per volta, al tavolo da gioco.
La scoperta
Verso la fine del 2014, alcuni monaci dell’associazione, insospettiti da alcune operazioni bancarie di Nguyen, hanno deciso di vederci chiaro. La sorpresa è stata amarissima per loro, con la scoperta dell’ammanco per 250.000 dollari. A quel punto hanno informato le autorità locali, che hanno iniziato le loro indagini.
L’arresto e la sentenza
A settembre dello scorso anno, la polizia ha dichiarato concluse le indagini preliminari ed ha arrestato il monaco buddista, con l’accusa di appropriamento indebito e truffa. Nel giro di 10 mesi si è giunti alla sentenza. Per Nguyen ci sono 30 mesi di reclusione da scontare in un penitenziario e una multa da 250.000 dollari, come risarcimento per il danno economico procurato alla sua ex associazione. Non solo, ma alla fine della reclusione, l’uomo rischia l’espulsione in Vietnam, dove le autorità locali sembrano pronte a processarlo nuovamente.
La versione dei fatti secondo il monaco
Ngyuen si è sempre difeso, dicendo che non hai mai pensato minimamente a rubare quei soldi. Secondo il suo punto di vista, si tratterebbe soltanto di “prestiti” e che avrebbe risarcito l’intera cifra, una volta ottenuta una grande vincita al casinò. Una tesi che a quanto pare, non ha fatto breccia nel cuore del giudice.