Seppur l’evento abbia perso parzialmente le luci della ribalta a causa della coda mediatica legata all’EPT di Malta, nuovamente il casinò di Campione ha dimostrato la sua leadership assoluta nell’organizzazione di tornei di poker, con la diciannovesima edizione dell’Italian Poker Open che ha saputo richiamare verso l’ex-clave italiana quasi 1500 iscritti solo per il main event.
IPO 19 e non solo
Fin dalla prima edizione l’Italian Poker Open del casinò di Campione d’Italia ha saputo fare centro, ma la cosa più sorprendente è la longevità di questo evento che viene riproposto mediamente 4 volte all’anno e come ogni volta continui a richiamare in sala un enorme pubblico e così è stato anche questa volta. Un grande lavoro svolto esclusivamente live, visto che i pochi satelliti organizzati online riescono a spostare poche decine di giocatori.
Un main event estremamente ricco di cui oggi andranno in scena le gesta finali con il final table e che ha saputo “svolgere il suo lavoro” di catalizzatore. Tanti player si sono avventurati nella poker room del casinò di Campione anche per giocare i satelliti, per sedersi ai tavoli di cash game e per partecipare agli eventi side che ruotano attorno all’evento principale e alla fine ha vinto tutta la struttura che si è popolata per quasi un’intera settimana.
I media al centro di tutto
Al centro del successo dell’IPO vi è sicuramente l’impegno che il casinò di Campione continua a dedicare nella copertura mediatica dell’evento. Testate online di settore tutte presenti a raccontare in diretta il torneo con i blog in diretta live, anche sui social e una diretta televisiva in streaming online che ha permesso agli appassionati da casa di seguire la manifestazione in lungo e in largo.
Questa grande attenzione alla comunicazione, ormai quasi completamente abbandonata dagli altri organizzatori di tornei, si continua a tradurre in grandi numeri e siamo certi che in parte il successo derivi anche dalla grande visibilità offerta da questo palcoscenico. Al giocatore piace essere al centro dell’attenzione, piace apparire, piace che il suo nome appaia nel poker che conta e seppur non ci siano in ballo patch o sponsorizzazioni, il giocatore è spesso narcisista e vuole esserci dove sa che gli altri si accorgeranno della sua presenza, anche da casa, anche se a quell’evento non ci sono andati.
Risparmiare in comunicazione: il male dei casinò
E’ ormai pratica comune ridurre la comunicazione nei tornei di poker al minimo indispensabile, per abbattere i costi, per cercare di risparmiare qualcosa in ciò in cui non si sarebbe dovuto risparmiare e il casinò di Campione offre una dimostrazione lampante di come raccontare al mondo il proprio lavoro e la propria passione possa portare invece enormi risultati. Qualcuno lo ha capito e continua a raccogliere risultati, altri dovranno prima o poi rassegnarsi all’idea di doverlo fare, perchè il poker per aver successo deve essere raccontato.