Dopo un decennio di successi e crescita, anche il poker online in crisi a causa di una popolarità che pare diminuire, anche grazie all’arrivo di nuovi giochi che stanno attirando tanti giocatori, che dimenticano così le due carte coperte, ma questo pare non accadere in India, dove è letteralmente in corso un boom per il poker su internet.
La fine dei “Poker Pro”
Sono passati poco più di cinque anni dai tempi in cui le poker room facevano a gara per ingaggiare e sponsorizzare campioni di Texas Hold’em come testimonial con contratti da mille e una notte. Oggi il mercato mondiale e anche i vari mercati nazionali, escluso quello francese comandato da Winamax, sono dominati da Pokerstars che nell’ultimo periodo a deciso di ridurre il numero di giocatori sponsorizzati, preferendo a questi personaggi dello sport o dello spettacolo e improntando nuove regole atte a disincentivare il professionista a giocare.
In poche parole: se il professionista spenna l’occasionale, questo giocherà poco e visto che le poker room guadagnano sulle commissioni di gioco e non sulle perdite, per l’azienda questo rappresenta una grave perdita. Ecco che quindi si stanno vietando i software di supporto al gioco che semplificano la vita ai pro e allo stesso tempo si sta cercando di dirottare l’occasionale verso modelli di gioco in cui il professionista non guadagna. In poche parole, l’amatore deve perdere i suoi soldi con la rake e non facendo guadagnare altri giocatori.
Giusto o sbagliato che sia, questo è business e tutti al posto di Pokerstars cercherebbero di fare la stessa cosa.
In India cresce la febbre del poker
Uno dei mercati emergenti, quello dell’India, sta invece attirando l’attenzione in quanto il numero di giocatori di poker online è in costante crescita ed è oggi stimato in circa 400.000 giocatori. Uno studio dice che se lo stato indiano provvedesse ad una regolamentazione del settore questi numeri potrebbero addirittura triplicare ed ecco che le attenzioni dei vari operatori di settore si stanno orientando verso questo paese, con la speranza che possa trasformarsi nella nuova gallina dalle uova d’oro.
La crisi del poker online si è fatta sentire anche in Italia, dove i fatturati continuano a scendere e dove esiste ormai solamente Pokerstars, con i concorrenti che hanno tirato i remi in barca o che annaspano nella speranza di recuperare terreno.