Sempre più vicini. La liquidità internazionale è ormai realtà in Francia, dopo il si del parlamento transalpino. Una notizia bellissima e che molti aspettavano per questo percorso di condivisione. Le porte virtuale del gioco si aprono per i cittadini della Comunita Europea e il .eu non è più una semplice chimera. Un passo fondamentale, del quale gioiscono Italia e Spagna, da tempo ormai impegnate con la Francia, per il raggiungimento dell’obiettivo.
Man at work
Per chi non conoscesse l’argomento stiamo parlando della “Legge Digitale” il cui disegno è stato approvato dal parlamento francese. Servono 15 giorni per la firma presidenziale, dopo di che l’argomento verrà messo nelle mani dell’Arjel, ovvero l’ente che regola il gioco online. Lo stesso ente che da mesi ormai porta avanti il progetto con Italia (Monopoli di Stato) e Spagna (DGJO). Facile intuire che fra due settimane inizieranno i vertici fra questi tre enti per rendere il percorso sempre più reale.
Il focus della legge
Di questa legge, quello che ci riguarda e ci interessa particolarmente è il famoso articolo 95: “l’autorità di regolamentazione del gioco online può consentire ad un operatore titolare di una licenza, ai sensi dell’articolo 21, di fornire ai giocatori titolari di un conto convalidato di partecipare a giochi con players di un sito oggetto di approvazione da parte di uno Stato membro l’Unione europea o di uno Stato parte dell’accordo sullo Spazio economico europeo”.
Trovare accordo su sistema fiscale
E’ apertura totale dei transalpini quindi a tutti i giocatori della Comunità Europea e anche per quei paesi che operano nello spazio europeo. Insomma il grande giorno è arrivato. Una bella notizia quindi, anche se i tempi di attuazione non crediamo che saranno così brevi. Bisogna considerare infatti che, pur essendo attivati da tempo i rapporti fra Italia, Francia e Spagna, i tre paesi hanno sistemi fiscali molto complessi e molto diversi. Toccherà ai rispettivi enti del gioco, trovare la soluzione più idonea per arrivare alla conclusione del progetto. Resta il fatto, che la pietra posata in terra francese ha la sua grandissima importanza.