Pare proprio che piano piano tutti i paesi vogliano adeguarsi alla crescente domanda di giochi a premi online o per meglio dire, che nessuno stato voglia lasciarsi scappare l’occasione di trarre beneficio dagli ingenti proventi che da esso possono derivare grazie agli introiti derivanti dalle tasse applicate al gioco d’azzardo e questo lo ha intuito anche il Portogallo che dal prossimo 28 giugno darà il via al suo mercato grazie al decreto legge 66/2015 che porterà una ventata d’aria fresca nel settore e che speriamo possa essere preso d’esempio anche dal nostro paese, che specialmente in alcuni settori soffre a causa delle limitazioni che un mercato chiuso impone.
Online legale sì, ma liquidità condivisa ed apertura a clienti esteri
Di liquidità condivisa si è spesso parlato a riguardo del poker online e delle scommesse specialmente nella modalità exchange, ultima arrivata nel nostro paese e che fatica a decollare proprio a causa dei movimenti di gioco troppo ridotti. Ovviamente anche i casinò online potrebbero trarre grande vantaggio dalla possibilità di condividere piattaforme, jackpot e montepremi con giocatori di altri stati perchè ciò permetterebbe di allettare i giocatori con premi sempre più ricchi ed allettanti.
Il mercato portoghese distribuirà un numero illimitato di licenze, di cui le prime verranno assegnati nei prossimi mesi e potrà contare su una tassazione del lordo incassato dagli operatori che si attesterà tra il 15 ed il 30%. Secondo le stime fatte, solo dalla vendita delle prime licenze si arriverà ad ottenere incassi, già nel corso del 2015, per almeno 25 milioni di euro.
Ma la vera forza dell’online portoghese è proprio l’apertura del proprio mercato non solo ai cittadini, ma anche a tutti i giocatori esteri che desiderino partecipare e probabilmente a poco varranno le stringenti regole imposte da altri paesi come anche l’Italia che non accetta la registrazione di chi non fosse in possesso di documenti italiani. Il Portogallo è parte della comunità europea e pertanto ciascun cittadino europeo potrà legalmente prender parte ai giochi online offerti, italiani compresi.
Sarà da vedere se in seguito a questa apertura anche le nostre istituzioni ammorbidiranno un po’ la presa permettendo il gioco anche a clienti non italiani anche perchè in caso contrario potrebbe profilarsi una situazione davvero difficile per gli operatori del bel paese.